Ciao a tutti lettori, Io sono Aldo e bentornati nell'angolo dell'Ashura dove oggi vi presento La Casa di Paco Roca.
La Dolcezza di Paco Roca

Una lettura forte che avevo già affrontato in digitale diverso tempo fa e di come ,a distanza di tempo, è riuscita a sconvolgermi nuovamente.
Noi esseri umani, siamo molto materialisti e leghiamo determinati ricordi a luoghi, situazioni e circostanze. Il luogo in cui siamo cresciuti o che abbiamo trascorso momenti piacevoli, diventano dei posti sacri, in cui affidiamo l'emozioni più pure e sacrosante.
Il tutto diventa ancora più imponente quando colleghiamo un luogo, un ricordo ad una persona che non è più con noi, un cardine, l'albero portante della nostra vita che per una serie di sfortunati eventi non è più accanto a noi.
La Casa riesce ad affrontare con una dolcezza e con un tatto così delicato queste situazioni, trasportando il lettore in una storia così complessa ma allo stesso così lineare e scorrevole.
Vi siete mai domandati come i ricordi possono essere differenti in base alla percezione delle persone?
Questa piccola perla è realmente una rarità da non farsi assolutamente scappare, per la sua grande emotività e sopratutto per la serenità e la pace interiore che proverete al termine della lettura. Perché anche i periodi più duri, anche le perdite più dolorose riusciranno ad aiutarci ad andare avanti.
La Casa di Paco Roca, edito Tunuè è un graphic novel interamente a colori abbastanza particolare, sopratutto per il formato sviluppato in orizzontale anziché in verticale che affronta una moltitudine di situazioni, problematiche e sensazioni.
Questa volta però non mi voglio soffermare sulla trama e sulla sua evoluzione ma bensì su quello che mi ha suscitato.
Questa volta però non mi voglio soffermare sulla trama e sulla sua evoluzione ma bensì su quello che mi ha suscitato.
Nel corso degli anni un padrone di casa riempie di ricordi la propria dimora, muta testimone della sua vita. E anche lui ne diventa l'immagine fedele. Come le coppie che hanno sempre vissuto insieme. Così, quando il suo occupante sparisce per sempre, il contenuto della casa è paralizzato dalla polvere nella speranza che un giorno il suo padrone ritorni. I tre fratelli protagonisti di questa storia torneranno un anno dopo la morte del padre nella casa di famiglia dove sono cresciuti. La loro intenzione è di venderla, ma ogni oggetto buttato via fa tornare alla mente i ricordi. Temono di disfarsi del loro passato, del ricordo di loro padre, e di loro stessi.
L'importanza dei Ricordi
Noi esseri umani, siamo molto materialisti e leghiamo determinati ricordi a luoghi, situazioni e circostanze. Il luogo in cui siamo cresciuti o che abbiamo trascorso momenti piacevoli, diventano dei posti sacri, in cui affidiamo l'emozioni più pure e sacrosante.
Ogni luogo del cuore racchiude in sé momenti belli e brutti, che ci hanno segnato e che ci hanno resi quello che siamo fin ad ora.

La Casa riesce ad affrontare con una dolcezza e con un tatto così delicato queste situazioni, trasportando il lettore in una storia così complessa ma allo stesso così lineare e scorrevole.
Una storia emozionante

Un determinato evento può avere un impatto e un riscontro differente in base alla nostra sensibilità e di come questa moltitudine di sensazioni possono dar vita ad un quadro molto più ampio.
Anche le persone più dure, più introverse riusciranno a sciogliersi dinnanzi a questa trama così emozionante.
Questa piccola perla è realmente una rarità da non farsi assolutamente scappare, per la sua grande emotività e sopratutto per la serenità e la pace interiore che proverete al termine della lettura. Perché anche i periodi più duri, anche le perdite più dolorose riusciranno ad aiutarci ad andare avanti.
Chi è Paco Roca?
Disegnatore realista che, a metà degli anni Novanta, si è fatto conoscere nel mercato spagnolo come un artista eclettico, capace di raccontare e disegnare diversi tipi di storie con la stessa intensità. Pubblica regolarmente per la rivista spagnola La Cúpula e ha realizzato diversi graphic novel: "Gog", "Il gioco lugubre", "Figli della Alhambra" e , con Tunué, "Il Faro" , "Il Bivio" , "La casa" , "Le strade di sabbia" , "L’inverno del disegnatore", "Memorie di un uomo in pigiama" e, soprattutto, "Rughe". Alcuni di questi sono stati tradotti anche in Francia.
Qui trovate la mia video recensione:
Per ora è tutto ma solo per ora, Ashura vi saluta e ci leggiamo dopo!