Ciao a tutti lettori, io sono Aldo e bentornati nell'angolo dell'Ashura, finalmente possiamo annunciarvi che da oggi apriremo un nuova rubrica dedicata alle interviste ai nostri autori preferiti e non solo!
Perché chiamarlo fenomeno?
Un titolo inaspettato che ha fatto parlare di sé in pochissimo tempo. Haxa è sulla bocca di tutti, chiunque sta amando il mondo di Sophia, Claire e Aiko.
Abbiamo già affrontato minuziosamente ogni singolo dettaglio di Haxa (cliccaci sopra per leggere l'articolo) e di questa sorprendente trilogia.
L'abbiamo amato, l'abbiamo adorato alla follia e ci sembrava più che doveroso fare quattro chiacchiere con lui.
Come è nato il progetto Haxa? Cosa ti ha spinto a creare questa storia?
Il fatto di essere lontano da quei tempi mi ha dato la consapevolezza necessaria per renderlo interessante anche per il me (noi?) di oggi.
Tutte le protagoniste hanno una fortissima personalità.Qual è la tua preferita?Qual è il personaggio che più ti ha emozionato e (nel caso) più deluso?
Claire è la compagna di avventure perfetta, le si vuole benissimo da subito ed è amica di tutti. Proprio per questo è anche quella destinata a deludere sempre le persone che le stanno più vicino (fa male anche solo a sentir parlare delle delusioni che vengono da lei, come quando ti deludono i veri amici).
Sophia invece mi emoziona più di tutti. È quella che ha fatto più strada, prima aveva paura di sé stessa e di quello che aveva attorno. Per sopravvivere avvia un processo di indurimento radicale orientato alla violenza. Ma resta sempre qualcosa di luminoso dentro di lei. Alla fine di Haxa si confronta con i maghi più potenti del mondo.
In Haxa ho notato molti riferimenti alla cultura "nerd" e nipponica.Durante tutto il percorso lavorativo e personale, quali sono state le tue influenze?Cosa ti ha condizionato maggiormente?
Oltre ad avere una storia a dir poco allucinante (e ti ringrazio per aver creato questo universo fantastico), Haxa affronta anche la problematica dell'accettazione da parte della società, la paura del diverso e anche l'importanza del proprio orientamento sessuale.Seppur è ambientato nel futuro, le tematiche sono a dir poco attuali.Consiglieresti il titolo a chi, magari, vuole capire qual è il suo posto nel mondo?Trovi anche tu che possa essere una lettura valida per imparare a capire di più se stessi?
Haxa non è una storia in cui la protagonista salva tutti, anche se può avere una posizione in un sistema profetico, questo non è centrale per la sua storia personale e la sua influenza è minima. Sophia fa il meglio che può con quello che ha, tanto che il destino degli altri non è assolutamente tra le sue priorità. Segue qualcosa che non sa bene cosa sia, forse una vocazione o un resto di amore.
Il mondo di Haxa è infinito e senza fine.Leggeremo altro su di esso?Dobbiamo aspettarci qualche altra sorpresa oppure nel futuro ti dedicherai ad altri progetti e storie?
Ringraziamo la casa editrice e Nicolò per la disponibilità e opportunità.
Chi è Nicolò Pellizzon?
Nicolò Pellizzon è nato a Verona nel 1985. Il suo primo libro, Lezioni di Anatomia (Grrrzetic, 2012) ha vinto il Premio Carlo Boscarato al Treviso Comic Book Festival come miglior fumetto italiano. A ottobre 2013 è uscito il volumetto di illustrazioni auto-prodotto Before the Wolves. Ha pubblicato storie a fumetti nelle antologie del gruppo Delebile (Home e Mother, 2012 e 2013) e per l’antologia di Teiera Ten Steps Until Nothing (2011) e ha partecipato alla rivista G.I.U.D.A. Una sua storia è apparsa sulla rivista lettone Kus. Come illustratore collabora con Feltrinelli e ha illustrato Lo strano caso del Dott. Jekyll e del signor Hyde per Il Battello a Vapore.
Qui trovate la mia video recensione.
Per ora è tutto ma solo per ora, Ashura vi saluta e ci leggiamo dopo
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