La processione funebre di K - Maki Kusumoto [recensione]

Ben ritrovati amanti dei thriller, oggi porto la recensione di un manga a volume unico: la processione funebre di K, edito Star Comics

Ho scelto di inserire questo manga alla rubrica sul genere thriller perchè trovo sia talmente ben costruito ed ingegnoso che si merita di far parte di questa sezione, essendo perfettamente all'altezza di un giallo alla Agatha Christie.

La processione funebre di K tratta essenzialmente del funerale del signor K, e fin qui tutto ok, se non fosse per una stranezza: tutti sanno che K sia morto, ma nessuno ne ha le prove, e la sua bara è dunque vuota.

Un funerale atipico [trama]

Il signor K era inquilino di un condominio dove lo conoscevano e amavano tutti. Ognuno aveva uno specifico e particolare tipo di rapporto con K, e le interazioni tra i vari condomini sono dettate dalle loro singolari personalità.

Muovendoci da un piano all'altro attraverso un'angosciante scala a chiocciola, che trasmette un certo senso di ansia e smarrimento, i personaggi si avvicendano nelle varie stanze e ne rivelano i proprietari e i loro segreti.

Tutto inizia con l'arrivo di un nuovo condomino proprio nel giorno del funerale di K, ed è cosi che il nuovo arrivato scopre che l'appartamento dove sta per trasferirsi era appartenuto al defunto che stanno seppellendo in quel momento.

Se non fosse sufficiente questo a spaventare il ragazzo, ci si aggiunge il fatto che gli viene riferito che il cadavere di K non sia mai stato ritrovato. Non solo, nessuno ha nemmeno le prove che K sia effettivamente morto, ma ne sono comunque tutti convinti, tanto da fargli un funerale.

"Non ci sono dubbi che il signor K sia morto"

Vivendo nell'appartamento che era appartenuto proprio a K, il nuovo inquilino ha modo di indagare su cosa possa essere successo negli ultimi istanti di vita di K, se il suo corpo possa essere ancora nascosto da qualche parte, e soprattutto se uno tra i vari strani condomini possa essere responsabile di questa morte misteriosa.

Momento trigger warning: nel finale viene trattato il tema della dipendenza da droghe e le scene del consumo di droga non sono allusive ma grafiche. 

Una misteriosa dipartita [recensione]

Il mistero della scomparsa del signor K mi ha ricordato un po' i delitti a camera chiusa, in quanto si svolge tutto all'interno del condominio e apparentemente nessuno, a parte i condomini, può essere ritenuto responsabile del delitto. 

Ciò che rende ancora più intrigante la storia è che in realtà non siamo per niente certi che di delitto si sia trattato, poiché non ci sono prove o tracce di avvenuta violenza, e nemmeno che al signor K sia effettivamente accaduto qualcosa. 

Insomma, un giallo a tutti gli effetti.

Sappiamo solo che ci troviamo dentro alle mura di un condominio che assume tratti claustrofobici e onirici, e che ogni appartamento, specialmente quello di K, può riservarci una sorpresa inattesa.

Lo stile gotico e scuro delle tavole rispecchia molto bene i sentimenti che permeano la narrazione ed evocano quel senso di inquietudine che ben si accompagna all'investigazione del caso.

Ho trovato l'intera vicenda coerente, senza grossi buchi di trama se non qualche spiegazione che immagino sia stata volutamente omessa in quanto non rivelante ai fini della trama.

Ogni personaggio ha una costruzione ben definita e una personalità univoca, con un certo alone di mistero che non guasta visto che sta a noi riuscire ad arrivare alla risoluzione dell'enigma.

Personalmente avrei potuto gradirlo ancora di più solo con l'aggiunta di un paio di capitoli, almeno uno per inquadrare ancora meglio i protagonisti e per approfondire il loro rapporto, ma alla fine risulta comunque un prodotto completo e una storia con un finale che riesce a soddisfare il bisogno di risposte e di chiusura.

Chi è l'autrice?

Maki Kusumoto è una mangaka nata nella prefettura di Kanagawa, che inizia a dedicarsi ai manga già alla giovane età di 16 anni.

Dopo un periodo di studi all'università per donna di Tokyo dove si dedica alla filosofia, decide di lasciare gli studi per occuparsi esclusivamente di manga.

I suoi lavori si distinguono per le tematiche che riguardano l'amore e la morte, oltre al fatto che i tratti somatici dei suoi personaggi sono prevalentemente androgini.

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