Ciao a tutt* lettori e lettrici, oggi vi propongo un mystery thriller ambientato a Londra, Il segreto della speziale, edito Harper Collins.
Londra, 1791, una speziale decide di utilizzare le sue conoscenze e le sue doti per mettersi al servizio di donne che vogliono vendicarsi degli abusi subiti dagli uomini, e in gran segreto prepara veleni e pozioni per porre fine a queste vite.
Londra del passato e del presente [trama]
Nella Clavinger è una donna di quarant'anni che ha avuto una vita molto difficile e sofferta, cresciuta nella Londra del fine 1700 da una madre che di professione faceva la speziale, e curava sopratutto quelle donne che non riuscivano a trovare rimedi ai loro problemi di salute con le medicina tradizionale. I medici erano esclusivamente uomini e quando dovevano curare donne, i cui sintomi non comprendevano, le bollavano come drammatiche e isteriche, ignorando completamente la sfera di patologie e disturbi dell'anatomia e fisiologia femminile.
Alla morte della madre, Nella decide di portare avanti la sua bottega e le tecniche imparate per continuare a mettersi a disposizione delle donne in difficoltà, fino al giorno in cui subisce lei stessa una brutale violenza da parte dell'uomo di cui era innamorata. Da quel momento prende la drastica decisione di cambiare i suoi rimedi e le sue pozioni curative diventano veleni da vendere alle donne vittime di adulteri, abusi e altre nefandezze subite dagli uomini.
Molti anni dopo, nel nostro presente, alla trentenne Caroline crolla la terra sotto ai piedi quando scopre le bugie del marito e si ritrova da sola a prendere un aereo per Londra per quello che invece avrebbe dovuto essere un viaggio per festeggiare il loro anniversario.
Giunta a Londra, Caroline ha il cuore a pezzi e si sente smarrita, dopo dieci anni di matrimonio con l'uomo che è diventato la sua intera vita, per il quale ha rinunciato ad andare a studiare all'estero e per il quale ha trovato un lavoro tranquillo vicino casa per poter diventare un giorno madre e lasciare a lui invece la possibilità di fare carriera.
Sarà proprio Londra però a indicarle la strada per ritrovare se stessa, facendole incrociare il cammino di una donna che ha vissuto nella stessa città diversi secoli prima, proprio la Nella che in gran segreto produceva pozioni velenose, e inizia ad indagare per scoprire se è rimasta traccia nella storia di questa speziale e degli omicidi di cui si è macchiata.
Veleni e delitti [recensione]
La storia di Nella e della sua lunga scia di omicidi che lei ritiene essere compiuti a fin di bene, pur logorandola nel corpo e nello spirito, mi ha ricordato la storia di Giulia Tofana.
Per chi non la conoscesse, Giulia Tofana è stata un'assassina seriale italiana di fine 1600, che aiutava le donne a sbarazzarsi dei propri mariti somministrando veleni. A lei si attribuisce l'invenzione dell'Acqua Tofana, un veleno insapore, inodore e incolore che riusciva a causare in pochi giorni una morte apparentemente naturale alla vittima, risultando così quasi impossibile risalire ad una morte per avvelenamento.
L'attività di questa donna è estremamente interessante e vi consiglio di andarla ad approfondire, io ve ne sto parlando perché, come capirete leggendo il libro, la protagonista ha molte similitudini con la sua storia e con i rimedi che utilizza per uccidere le vittime camuffando gli effetti dei suoi veleni con mezzi e sintomi che potessero passare per cause naturali.
L'autrice spiega invece che ha tratto ispirazione dal fatto che tra Settecento e Ottocento in Inghilterra diverse mogli, madri e domestiche sono state accurate di aver avvelenato persone con le quali erano in intimità, per motivi che vanno dagli abusi al bisogno di emanciparsi da relazioni indesiderate.
Al di là delle note storiche per quanto possano essere interessanti, passiamo ad analizzare questo romanzo. In "il segreti della speziale" troviamo tre POV di tre donne, due nel passato e una nel tempo presente. Il mio preferito è stato quello di Nella, che ritengo la vera protagonista della storia in quanto gira tutto intorno alla sua attività di spacciatrice di veleni e tracce del suo operato si conserveranno poi fino al presente, dove entra poi in gioco Caroline. Quello di Caroline è un punto di vista più moderno e dinamico, che presenta diversi colpi di scena ed è alla fine una storia di riscatto e di riappropriazione della propria individualità.Passato e presente si intrecciano con armonia, i capitoli sono prevalentemente brevi e scorrevoli, si arriva alla fine in un baleno ma le vicende restano ben impresse.Personalmente mi è rimasta la curiosità di approfondire questo argomento e di leggere altro di attinente.
Chi è l'autrice?
Sarah Penner con questo romanzo si aggiudica il titolo di best seller internazionale e per il New York Times.La passione per la scrittura e il bisogno di creatività è ciò che l'ha portata a scrivere questo libro di successo, ma la sua formazione è tutt'altro che letteraria; Sarah Penner è infatti laureata in finanza e non ha fatto studi umanistici, ma si è applicata alla scrittura così come fa tutti i giorni nel suo lavoro.
Data la risonanza e il numero di vendite del suo romanzo, in lunga originale The Lost Apothecary, Penner ha deciso di dimettersi dal suo lavoro e di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.
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Si ringrazia sentitamente la casa editrice Harper Collins per averci fornito la copia ARC per questa recensione.
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